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LA RAGAZZA DELL'ANAGRAFE Valeria Maranò

Oggi vi voglio parlare di un simpatico romanzo giallo, "La ragazza dell'anagrafe", scritto da una dipendente comunale (come me) e di cui ho scoperto l'esistenza pochi mesi fa. L'autrice è Valeria Maranò, nata a Bari nel 1968. Valeria però ha vissuto e lavorato molti anni in provincia di Torino. Ha scritto questo romanzo e i successivi due nel periodo in cui era responsabile del servizio demografico del Comune di Coazze. Purtroppo Valeria non c'è più ed io ho saputo dei suoi romanzi leggendo la notizia della sua morte sul gruppo degli ufficiali di anagrafe e stato civile. Ho subito cercato i suoi libri ed ho acquistato immediatamente il suo romanzo d'esordio che mi incuriosiva doppiamente, non solo perché scritto da una dipendente comunale appassionata di letteratura come me, ma anche perché il suo giallo è ambientato negli uffici demografici di un piccolo comune torinese (inventato) e la protagonista fa proprio il mio lavoro. Da "esperta" del settore vi posso dire che mi ci sono ritrovata tantissimo. Mi viene da pensare che è proprio vero che "tutto il mondo è paese", visto che i curiosi episodi di cui ci parla la protagonista sono gli stessi che capitano a me e alle mie colleghe "urpesse" (matrimoni e separazioni di comodo, assurde richieste di copie conformi di autocertificazioni del nulla, richieste di cittadinanza di discendenti di cittadini italiani che non parlano una parola di italiano e che non hanno nessuna intenzione di rimanere a vivere nel nostro Paese ...). Per chi non è del settore spiego che il termine "urpesse" è un vocabolo che abbiamo inventato noi dei servizi demografici ed urp (ufficio relazioni con il pubblico) del comune in cui lavoro per accomunare tutte le impiegate che si trovano a diretto contatto con il pubblico e affrontano ogni giorno vicende simili a quelle descritte nel romanzo. E noi urpesse ci ritroviamo a svolgere spesso ruoli non proprio che ci competono (psicologo, assistente sociale...), ma di cui abbiamo acquisito le competenze lavorando allo sportello, perché si sa che "la pratica vale più della grammatica". Scherzi a parte, il romanzo è bello, scorrevole ed originale, anzi molto originale, in quanto scritto in prima persona dalla protagonista che vive le vicende da un punto di vista particolare. Molto particolare direi. La narratrice, Lucia Colella, 40 anni, impiegata presso l'ufficio anagrafe del Comune di Tricino, segue le indagini del suo omicidio dall'aldilà. Non ricorda nulla di quello che è accaduto pochi giorni prima ed assiste incuriosita a tutto ciò che accade dentro e fuori gli uffici comunali. Oltre a scoprire l'assassino, il lettore completamente digiuno della materia anagrafica avrà modo di capire quello che si fa nei nostri uffici, che per rilasciare un certificato basta sì schiacciare un bottone, ma affinchè il computer stampi un documento corretto, una carta d'identità o un atto veritiero, è necessario il lavoro coordinato e complesso di molte persone. Leggetelo! È leggero, ma non frivolo. Va bene per una lettura sotto l'ombrellone, ma anche per passare un pomeriggio piovoso. "Sono belle le mie colleghe, ognuna a suo modo, e ognuna di loro completa l'altra; sono accomunate tutte dalla voglia di collaborare, di darsi una mano per creare un ambiente sereno. Cosa non da poco, vista la quantità di tempo che si trascorre insieme lavorando. Io mi sentivo parte di tutto questo, e volevo bene a tutte, ma a Viviana in particolare perchè mi ha insegnato tutto quello che c'era da sapere per lavorare con coscienza e serenità, esattamente ciò a cui ho sempre ambito. Già, io ci tenevo davvero a rendermi utile al cittadino, a essere uno strumento per risolvere problemi, e mi sono sempre impegnata per conoscere a fondo le leggi, per diventare un punto di riferimento." ★★★★☆ 🍨 mousse alla fragola scopri come valuto i libri Valeria Maranò ha inoltre pubblicato "Scorie" nel 2023. "Carmela, detta Melina, impiegata comunale di cinquant’anni, si trova improvvisamente ad affrontare una malattia invalidante. Il suo medico di famiglia è convinto che la malattia sia dovuta allo stress e possa essere affrontata supportando con rimedi alternativi quelli proposti dalla medicina allopatica. La terapia alternativa di Melina, su consiglio del medico, consisterà nello scrivere di tutto ciò che le procura sofferenza. Pagina dopo pagina, Melina emergerà dal percorso con una visione totalmente rinnovata della realtà e riuscirà a recuperare, oltre alla salute, una relazione che riteneva irrimediabilmente persa."
E nel 2025 ha pubblicato "Con tutta la gioia possibile". "Chiara conduce una vita tranquilla nella sua casa con giardino in un ridente paesino pedemontano, assieme a suo marito e ai suoi cani. Il lavoro non è entusiasmante come non lo sono i colleghi, ha poche amicizie sulle quali contare e una famiglia d’origine che è il suo punto di riferimento. Un temporale imprevisto si abbatte su di lei, una malattia dal nome terrificante. Non può che imboccare il percorso che le si prospetta, con l’aiuto e il sostegno di una nuova famiglia, fatta di persone straordinarie vestite di bianco. Anche se la strada è in salita e appare impervia, Chiara è decisa ad arrivare in alto per godersi il panorama."

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