I traduttori svolgono un ruolo importantissimo, eppure sono considerati davvero poco dai lettori, che molto spesso leggono romanzi famosissimi, tradotti da lingue straniere, e nemmeno badano a chi ha dato la "voce italiana" allo scrittore.
A me è capitato, per caso, di scoprire che una ex insegnante di fisica di mio figlio ha tradotto, quasi 20 anni fa, la biografia "Climbing free" di Lynn Hill.
Lei è Giulia Baciocco, professoressa al liceo Maffei di Riva del Garda, originaria di Roma e residente da parecchi anni ad Arco, capitale mondiale dell'arrampicata.
Oltre ad essere una docente preparata ed esigente, è una persona molto disponibile, cordiale e spontanea, con tante passioni.
Nell'arrampicata, sport che pratica da molti anni, ha raggiunto il grado 8a "lead" e 7b+ "a vista".
Ti ho conosciuta come insegnante di fisica presso il liceo Maffei di Riva del Garda e casualmente ho scoperto l'importante ruolo che hai avuto nella pubblicazione nel 2002 di "Climbing free" di Lynn Hill, traducendo l'edizione italiana della biografia della fortissima climber americana. Come è nata questa collaborazione?
Ho conosciuto Lynn Hill più di venti anni fa. Lei ha vissuto per alcuni mesi a Cortina e avevamo degli amici in comune. Quando lei si è trasferita, noi abbiamo continuato a frequentarci. E' venuta molte volte ad Arco a trovarmi. Ha assistito a tutte le fasi della ristrutturazione della mia casa.
Quando mi ha parlato della sua intenzione di scrivere un libro, mi è venuto spontaneo di offrirmi per la traduzione in italiano, anche se non avevo alcuna esperienza in merito.
Giulia e Lynn qualche anno fa
Secondo una metafora molto conosciuta il traduttore, per svolgere bene il proprio compito, deve cercare di "mettere i piedi nelle orme dello scrittore". Ti ha facilitato il compito l'amicizia che ti lega a Lynn Hill?
Sicuramente sì. Conoscevo molto bene Lynn e questo mi ha certamente aiutata a entrare nella sua testa e capire che cosa volesse trasmettere.
Quanto tempo hai impiegato a tradurre "Climbing Free" (336 pagine) e quale è stata la tecnica che hai utilizzato? Una prima stesura complessiva a cui è seguita una revisione generale o un capitolo alla volta? O hai seguito altre modalità?
A tradurre "Climbing free" ho impiegato circa sei/sette mesi. Per farlo ho rinunciato all'insegnamento a tempo pieno in favore del part time. Non ci sarei riuscita altrimenti. Seppure io sia stata facilitata dall'amicizia con Lynn e dalla conoscenza dell'ambiente, il lavoro era comunque molto impegnativo.
Ogni capitolo lo rileggevo e revisionavo più volte, prima di archiviarlo come concluso. Al termine ho fatto un'ultima revisione totale del testo.
Il testo è molto scorrevole e avvincente. Seppure non risulti di difficile comprensione, molti sono però i tecnicismi utilizzati (talvolta spiegati con delle note).
Oltre all'ottima conoscenza delle lingue italiana e inglese, nella scelta del traduttore hanno giocato un ruolo importante anche la tua dimestichezza con l'ambiente dell'arrampicata e il praticare il climbing?
Io e Lynn eravamo (e siamo) molto amiche. Come ho già detto prima, mi sono offerta io di tradurre la biografia di Lynn e lei ne è stata subito entusiasta. Conoscevo la lingua inglese, perchè da giovane avevo seguito dei corsi pomeridiani al British Institute a Roma e dopo la laurea avevo ottenuto una borsa di studio ad Oxford, dove sono rimasta quasi un anno. La casa editrice mi ha "testata", facendomi tradurre i primi due capitoli e poi ha accettato.
Sono nel mondo dell'arrampicata da moltissimi anni e sicuramente ciò mi ha facilitato il compito. Ho iniziato ad arrampicare quando frequentavo l'università. Io sono originaria di Roma ed è curioso come questa mia passione sia nata. Eravamo cinque studenti di fisica in vacanza sulle Dolomiti. La prima mattina uscendo dal rifugio abbiamo visto degli alpinisti che scalavano sulla Moiazza, erano già a metà di una parete che a noi sembrava assolutamente liscia. Uno di noi aveva uno zio che aveva salito la ferrata della Tofana di Rozes. Un po' per sfida, un po' per divertirci, abbiamo acquistato delle corde e dei moschettoni in una ferramenta, ci siamo costruiti degli imbraghi artigianali e siamo saliti al rifugio Giussani dalla via ferrata Lipella. Tornata a Roma, ho visto all'università una locandina che pubblicizzava un corso di roccia, mi sono iscritta e già dalla prima uscita ho capito che quello sarebbe stato il mio sport. Da allora non ho più smesso e ancora adesso lo pratico almeno tre volte a settimana.
Giulia in arrampicata a Padaro
Ne "La montagna dentro" di Hervé Barmasse, l'autore ti ringrazia per l'aiuto nella revisione. E fanno due!
Hai contribuito alla pubblicazioni di altri libri?
Prima di tradurre il libro di Lynn avevo solamente pubblicato degli articoli per riviste di montagna. Non avevo mai svolto lavori di traduzione o revisione.
Come per Lynn, anche con Hervé la collaborazione è nata per amicizia. Aveva bisogno di qualcuno che leggesse e revisionasse i suoi testi. Io sono molto amica della sua compagna, la forte arrampicatrice sarda Grazia Fenu. L'ho conosciuta, come Lynn, grazie agli stessi amici in comune ed ha vissuto qualche anno ad Arco, prima di trasferirsi in Valle d'Aosta con Hervé.
Recentemente ho revisionato anche l'ultimo lavoro di Barmasse, un libro fotografico, interamente dedicato al Cervino e che uscirà nei prossimi mesi.
io ed Hervé alla presentazione in Trentino di "La montagna dentro"
Attualmente il libro di Lynn Hill, nella versione italiana, è introvabile. Esaurito nelle librerie e sull'e-commerce. Io per leggerlo ho dovuto ricorrere al prestito interbibliotecario. Non si è pensato ad una ristampa?
La casa editrice che lo aveva pubblicato (la Vivalda editori) non esiste più, pertanto è molto difficile pensare ad una ristampa.
Sono invece ancora in commercio la versione in inglese e quella francese, ricchissima di foto e molto bella.
Animali domestici: un cane di nome Frida.
Hobby e passioni: falegnameria e coltivazione dell'orto.
Scrittori o generi letterari preferiti: ho letto moltissimo fin da bambina: i classici, tanta letteratura sudamericana, in particolare Jorge Amado e Isabel Allende, i romanzi storici (che mi piacciono molto perchè mi aiutano a conoscere epoche ed avvenimenti che non ho studiato, facendomi amare anche una materia che a scuola non mi appassionava). Seppure io non sia particolarmente attirata dai gialli, ho letto tutti i romanzi di genere di Agatha Christie in lingua inglese.
Libro del cuore: cito due romanzi in particolare che ho amato molto: "Manhattan beach" di Jennifer Egan e "Any Human heart" di William Boyd.
Film visto e rivisto: "Il diritto di contare". L'ho visto più volte, anche con i miei alunni. Tratta temi quali il razzismo, il lavoro femminile, la guerra fredda.
Cantante, gruppo o genere musicale preferito: David Byrne.
Cibo a cui non sai dire di no: la pizza.
Sport praticato: arrampicata; in passato vie alpinistiche, ora quasi solamente arrampicata su falesie.
Pregi: la razionalità.
Difetti: sono una ritardataria cronica.
Giulia nell'orto con Frida
Giulia nella veste di falegname
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