LA SCRITTRICE SCOMPARSA Fabio Stassi

Ho incontrato Fabio Stassi al Festival Intermittenze di Riva del Garda l'anno scorso. Io adoro i festival letterari. Si incontrano gli autori dei libri e si viene a conoscenza di aneddoti e curiosità che altrimenti sarebbe difficile scoprire e che spesso aiutano a comprendere meglio ciò che si legge. Intermittenze si svolge a due passi da casa mia e io non mi perdo nemmeno una presentazione, siano autori che conosco che scrittori di cui non ho ancora letto nessun romanzo. Di Fabio Stassi non avevo letto nulla e con molta curiosità ho ascoltato il suo racconto sulla nascita del personaggio di Vince Corso (insegnante precario, con problemi sentimentali ed economici, che si inventa la professione di biblioterapeuta) e del suo ultimo romanzo "Uccido chi voglio" (terzo episodio della serie). Un detenuto albanese rivelò allo scrittore, in un incontro in carcere, il  significato del soprannome della sua famiglia, Vrascadù. La nonna gli aveva raccontato che significava braccia cadute (vras cadù). In realtà è una frase arbëreshë (Stassi ha origini albanesi) che significa: uccido chi voglio. Superato l'imbarazzo per la rivelazione, Stassi lo trovò un titolo perfetto per un romanzo giallo. Il detenuto scrisse il significato della frase su un bigliettino che Stassi conserva ancora nel portafogli. Inutile dire che questa presentazione mi ha molto incuriosito e mi è venuta voglia di conoscere Vince Corso. Non mi piace iniziare a leggere una serie dall'ultimo romanzo e quindi ho letto il primo: "La lettrice scomparsa", pubblicato nel 2016  e vincitore del Premio Scerbanenco come miglior giallo-noir italiano dell'anno. La vicina di casa di Vince è scomparsa e il marito è accusato di omicidio. Il biblioterapeuta si improvvisa detective e comincia a studiarla attraverso i libri che leggeva fino a convincersi che la lettrice scomparsa  sta scrivendo una storia che soltanto lui potrà comprendere. Romanzo adatto solo a veri appassionati lettori, altrimenti potrebbe risultare pesante. Innumerevoli sono i consigli di lettura e le citazioni del protagonista che denotano conoscenze letterarie sconfinate dell'autore. Io ho preso nota di numerosi romanzi da leggere. È un giallo un po' atipico. E la scrittura particolare. A tratti si ha l'impressione che la trama del romanzo si mescoli con le trame dei libri consigliati da Vince Corso. È un romanzo non di puro svago, ma che spinge alla riflessione. "Svanire, non lasciare niente dietro di sé, nessun recapito, nessun bene, è una soluzione di gran lunga preferibile al suicidio. Se ci si vuole davvero separare da un uomo o da una donna e da un'intera esistenza bisogna dissolversi, non essere più l'indirizzo di nessuno, rinunciare alla pretesa di ricevere o mandare messaggi. Scomparire è il solo modo per lasciare veramente qualcuno. Per lasciarlo libero, intendo, e non continuare a esercitare intorno a sé altre insane forme di controllo o di ricatto, come alcuni fanno anche dopo la morte." ★★★☆☆ scopri come valuto i libri 🍷 vino rosso

0 commenti