L'ASSASSINIO DEL COMMENDATORE Haruki Murakami


L'assassinio del commendatore" non è il primo libro di Haruki Murakami che leggo. È il primo che recensisco su LibriCitando. Confesso che per Murakami ho un debole. Adoro soprattutto i suoi romanzi surreali. La musica e l'arte in generale sono spesso protagonisti nei suoi libri. Il titolo di questo romanzo si riferisce ad un quadro, dipinto da un anziano pittore giapponese, raffigurante una scena del Don Giovanni di Mozart. E attorno a questo quadro si sviluppa l'intero racconto. La scrittura è lenta e dettagliata, ma tutt'altro che noiosa, calamitante. È necessario però leggere entrambi i libri. Se vi fermate al primo, avrete letto metà storia, senza concludere nulla. A parer mio i due libri avrebbero dovuto essere pubblicati insieme, non a due anni di distanza. Ai personaggi di Murakami non ci si può non affezionare. Pensi a loro, anche dopo aver terminato il libro, come a degli amici di gioventù. Murakami ti prende per mano e ti conduce nel racconto. "L'assassinio del commendatore" è un romanzo onirico e surreale, un urban fantasy, molto introspettivo. Seppure il racconto proceda lento, Murakami mi ha tenuta incollata alle pagine grazie al suo modo di scrivere ipnotico e misterioso. Ho trovato alcune analogie con 1Q84. Da leggere solo se si conosce già Murakami. "La maggior parte delle cose, viste da lontano, ci sembrano belle" "Vederle una accanto all'altra bastava già a far apparire il mondo un po' più allegro. Natale e Capodanno che arrivano lo stesso giorno." "Tutti quanti abbiamo nel cuore segreti che non possiamo svelare." ★★★★☆ scopri come valuto i libri

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