"Alma" di Federica Manzon è un romanzo meraviglioso. Ho ricevuto il libro in regalo per il mio compleanno E' stata una vera sorpresa per me. Di lei non avevo mai letto nulla. Federica Manzon con "Alma" ha vinto il Premio Campiello 2024. Meritatissimo direi.
Che storia racconta "Alma"? E chi è la protagonista?
Alma è un'anima inquieta, una bambina e poi una donna, figlia unica di una strana coppia. Cresce in una famiglia disfunzionale: mamma triestina, nonni "simpatizzanti" austro-ungarici, di famiglia benestante, padre slavo e misterioso che appare e scompare in continuazione.
Federica Manzon parla di Trieste, dell'isola di Brioni e di Roma, ma non lo fa mai esplicitamente. Nel romanzo sono: la città di confine, l'isola e la capitale. Ma le descrive in modo così dettagliato che è impossibile non riconoscerle: le rovine romane e lo zoo di Tito - occhi di vipera - sull'isola di Brioni, i Caffè San Marco, Torinese e degli specchi e i negozi di jeans, la casa dei matti e il grande parco dell'ospedale psichiatrico di Trieste, il cimitero austro-ungarico, la casa sul carso e la "Bora".
Abitando a Trieste, Alma bambina vive gli anni di Tito grazie ai frequenti viaggi al di là del confine e al passaporto slavo.
Alma oramai diventata una giovane donna vive la guerra dei Balcani dei primi anni Novanta, di qua e di là del confine, inseguendo e scappando da Vili, entrato nella sua vita da ragazzino e capace di suscitare in lei sentimenti contrastanti.
Da Trieste fugge, ma è costretta a tornarci molti anni dopo, ormai adulta, a causa di un'eredità e lì, giocoforza reincontra Vili.
"Alma" è molto di più di un romanzo d'amore. E' un romanzo storico che sprona a ricordare i tempi della ex Jugoslavia, di Tito e per chi è troppo giovane per poter ricordare è uno stimolo ad approfondire le poche nozioni ricevute a scuola.
Io che non sono stata mai un'appassionata di storia, grazie a questo tipo di romanzi imparo molto, approfondisco e ricordo. Anche dai viaggi imparo molto. A Trieste e a Brioni sono stata alcuni anni fa. Ho visitato il museo di Tito sull'isola e quando l'autrice descrive Alma ragazzina che nuota tra le rovine romane o gli animali dello zoo, mi sono immedesimata, ho riconosciuto i luoghi, i profumi. Anche Trieste mi è rimasta nel cuore. La trovo una città bellissima, elegante e multietnica.
"La geografia ha sempre la meglio sulla storia"
"Lei non saprebbe dire dove sta la sua appartenenza, neanche la sua città lo sa: si è pensata sempre parte di una nazione che non era la sua, immaginava l'Austria, sognava il regno degli slavi, e perfino la nazione garibaldina, ma poi è rimasta estranea a tutto e soprattutto a se stessa."
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