CAMBIARE L'ACQUA AI FIORI Valerie Perrin



"Cambiare l'acqua ai fiori" di Valerie Perrin è un romanzo talmente bello che mi risulta difficile recensirlo. Bisogna leggerlo per capire.

Vincitore nel 2018 del Prix Maison de la Presse, presieduto da Michel Bussi (l'autore di Ninfee nere), con la seguente motivazione: “un romanzo sensibile, un libro che vi porta dalle lacrime alle risate con personaggi divertenti e commoventi”.

Il romanzo alterna il racconto della vita di Violette, guardiana di un cimitero, con quello delle persone sepolte. Detto così potrebbe apparire un libro non attraente, invece la maestria della Perrin (fotografa di professione, compagna del regista Claude Lelouch) nel creare suspense ne fa un libro sentimentale, non sdolcinato, intenso ed avvincente. Vi farà sorridere e piangere. Vi affezionerete a Violette e una volta chiuso il libro vi verrà voglia di andare in un cimitero a cercarla tra le tombe mentre cambia l'acqua ai fiori. 

"I miei vicini non temono niente. Non hanno preoccupazioni, non si innamorano, non si mangiano le unghie, non credono al caso, non fanno promesse né rumore, non hanno l’assistenza sanitaria, non piangono, non cercano le chiavi né gli occhiali né il telecomando né i figli né la felicità. […] I miei vicini sono morti.
L’unica differenza che c’è fra loro è il legno della bara: quercia, pino o mogano."

★★★

🍠 cipolla

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