PIETRO E PAOLO Marcello Fois



Quando entro in libreria mi guardo attorno e mi lascio catturare da un libro. Di solito la prima cosa che mi colpisce è la copertina, poi do una rapida letta alla biografia dell'autore, ai suoi scritti precedenti e alle notizie sull'opera che si trovano nei risvolti.

Il libro di Fois "Pietro e Paolo" non avrebbe saputo attirare la mia attenzione. La copertina con la foto di due soldati mi fa pensare ad un romanzo storico che narra vicende di guerra. Tuttavia il destino ha voluto che per ben due volte mi si presentasse l'opportunità di leggerlo: la prima, a settembre dell'anno scorso, quando Marcello Fois ha presentato il suo libro al festival Intermittenze di Riva del Garda e la seconda, poco tempo fa, quando mio figlio ha avuto per compito delle vacanze la lettura di "Pietro e Paolo", per cui alla fine ho pensato che fosse destino acquistare quel libro e leggerlo. 

Fin dalle prime pagine mi ha catturata. Si tratta di un libro breve con i capitoli numerati alla rovescia dal sedici allo zero, ma ricco di sentimenti e scritto benissimo.  La guerra è un argomento marginale. La vera protagonista è l'amicizia tra Pietro e Paolo, due ragazzini di estrazione sociale opposta, con conoscenze diversissime: uno capace nello studio, l'altro abile con i lavori manuali. Entrambi intelligenti e capaci di trasmettersi a vicenda le proprie competenze. Una promessa e la guerra metteranno alla prova il loro rapporto. 



“si guardavano crescere, presumevano il proprio vicendevole sviluppo osservandosi l’un l’altro. Ma senza concepire una fine, perché quelle erano estati infinite”


★★★
L'amicizia secondo Marcello Fois 


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