Senza dirci addio. Titolo bellissimo per il terzo e probabilmente penultimo romanzo con protagonista Dario Corbo. Molto belli i primi due gialli della serie scritti da Giampaolo Simi, non all'altezza dei precedenti il terzo. Ho faticato a leggerlo, ho impiegato mesi. Non mi prendeva. E per di più il finale è volutamente aperto. Simi sta scrivendo l'ultimo episodio.
Chi ha letto "La ragazza sbagliata" e "Come una famiglia" conosce già Dario Corbo.
Dario che, come me, ha impiantato nel petto un registratorino che monitora il suo cuore, è un ex giornalista di nera e ora dipendente della Fondazione Beckford, guidata dalla figlia del celebre scultore.
Nora Beckford ha scontato 15 anni in carcere per omicidio e la vicenda è narrata ne "La ragazza sbagliata". Dario ne è follemente innamorato. Cosa provi Nora per lui è un mistero.
In "Senza dirci addio" Dario si trova ad indagare sull'omicidio della sua ex moglie. Apparentemente si tratta di un investimento da parte di un pirata della strada, ma al giornalista i conti non tornano fin da subito.
Consigliato solo a chi ha letto i primi due romanzi e vuole completare la serie.
"L'odore pastoso di grassi saturi e sfrigolanti mi riporta a quando niente poteva farmi male. È l'unico luogo dove vorrei stare, adesso, ma il tempo ci rapisce e non chiede neppure riscatti."
"Era quella la felicità, ma quando la vivi non la riconosci perché la felicità non è come nei film, non senti salire una musica sognante."
★★☆☆☆
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