LA CASETTA CHE NON C'È Gustav Mahler a Dobbiaco

Può capitare di leggere un bellissimo libro, "Marie e il signor Mahler" (qui la recensione), e farsi coinvolgere a tal punto da decidere di organizzare una gita a Dobbiaco per visitare la casetta nel bosco in cui il compositore per ben tre estati si rinchiuse a scrivere sinfonie. Dopo aver consultato il sito dei musei dell'Alto Adige e quello dell'azienda di promozione turistica di Dobbiaco scopro che la casetta è visitabile (dall'esterno) solo accedendo al Parco faunistico. Detto e fatto. Mi presento all'ingresso, pago il biglietto ed entro. Percorro veloce il sentiero del percorso faunistico e con grande amarezza scopro che la casetta di Mahler non solo non si visita, ma non si vede nemmeno dall'esterno. Chiedo informazioni alla cassa e scopro che per disaccordi tra proprietari dei terreni non è più accessibile. Non demordo. Almeno da lontano voglio vederla. Dalla ciclabile che scorre vicino al parco riesco ad avvistarla e con un potente zoom a fotografarla, ma la delusione è grande e la pubblicità che si trova sui siti ufficiali ingannevole.

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