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TORNEO LETTERARIO DI ROBINSON - la Repubblica le mie recensioni

Ho partecipato al torneo letterario di Robinson - la Repubblica nella veste di giurato. Mi è stato assegnato il compito di leggere e recensire due biografie: "Non stop" di Vasco Rossi e "Me" di Elton John e, dopo averle messe a confronto, scegliere la vincitrice della "partita". Ed ecco il mio pensiero, pubblicato oggi nel blog Torneo Letterario di Robinson - la Repubblica di Giorgio dell'Atri: "ME" di Elton John è il libro che vince per me la sfida. Si tratta di una biografia lunga, molto dettagliata e intima, narrata in prima persona. Un buon libro scritto molto bene da Elton John con l'aiuto del giornalista Alexis Petridis. Elton non si nasconde, mette a nudo le sue debolezze e insicurezze, gli errori commessi e con uno scavo psicologico ne ricerca le cause. Racconta, senza reticenze, i problemi di dipendenza da droga e alcool avuti, lo shopping compulsivo, la bulimia, l'omosessualità, le difficoltà a mantenere una relazione stabile, l'impegno nella lotta contro l'AIDS e i lutti subiti. Una vita solo apparentemente da sogno la sua. Come accade spesso, ricchezza e successo significano frequentemente infelicità, ma Elton ci dice che "vivo e ho vissuto una vita straordinaria, e onestamente non la cambierei, nemmeno le parti di cui mi pento, perché sono felicissimo di com'è oggi." "Non Stop" di Vasco Rossi e Michele Monina mi è piaciuto meno: un genere di scrittura che personalmente non amo, quasi la sbobinatura di un'intervista, una specie di diario, in più puntate, da dopo il grande concerto di Modena fino alla serie di concerti del Vasco Non Stop Live. Ho apprezzato i pensieri liberi di Vasco, ma l'analisi del suo passato, dei momenti bui e della depressione sono solo accennati. Si alternano i racconti di Vasco dal linguaggio semplice e diretto alle considerazioni e ragionamenti del co-autore che cerca di tirare le fila del discorso. Un libro sicuramente apprezzato dai tanti fan per la dettagliata descrizione della preparazione dei concerti. Io l'ho trovato poco coinvolgente e spesso ripetitivo.      

Seguiranno più ampie recensioni sui due libri.

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