I lettori di LibriCitando che hanno partecipato, in qualità di giurati, al Torneo letterario di Robinson - classici americani, chiamati a scegliere uno dei due romanzi finalisti che si contenderanno la vittoria del torneo questa settimana, a furore di popolo hanno votato... "FURORE" di John Steinbeck.
In gara, in partenza, 128 titoli che si sono scontrati con il sistema tennistico dell'eliminazione diretta.
Giudici i circoli di lettura o gruppi di lettori.
Su Robinson di questa settimana trovate citate le recensioni dei giurati di LibriCitando.
Coordino il gruppo di lettori da circa un anno. Insieme abbiamo partecipato al "torneone" che ha decretato il miglior libro italiano pubblicato nel 2019, il torneo "classici americani" e ora saremo giurati per il "torneone italiani 2020".
Qualcuno dei giurati ha lasciato il gruppo quasi subito, altri si sono aggiunti, una decina ha partecipato, insieme a me, a tutti i tornei disputati.
Non è stato sempre facile per me coordinare. Mi è capitato di dover sostituire un giurato a pochi giorni dalla scadenza del termine per la lettura dei libri assegnati. Qualche volta ho dovuto spronare i lettori a terminare qualche romanzo "difficile". Tuttavia ho trovato questa esperienza molto arricchente e sono molto orgogliosa del mio gruppo di lettori.
Ho partecipato al torneo letterario di Robinson - la Repubblica nella veste di giurato.
Mi è stato assegnato il compito di leggere e recensire due biografie: "Non stop" di Vasco Rossi e "Me" di Elton John e, dopo averle messe a confronto, scegliere la vincitrice della "partita".
Ed ecco il mio pensiero, pubblicato oggi nel blog Torneo Letterario di Robinson - la Repubblica di Giorgio dell'Atri:
"ME" di Elton John è il libro che vince per me la sfida.
Si tratta di una biografia lunga, molto dettagliata e intima, narrata in prima persona. Un buon libro scritto molto bene da Elton John con l'aiuto del giornalista Alexis Petridis.
Elton non si nasconde, mette a nudo le sue debolezze e insicurezze, gli errori commessi e con uno scavo psicologico ne ricerca le cause.
Racconta, senza reticenze, i problemi di dipendenza da droga e alcool avuti, lo shopping compulsivo, la bulimia, l'omosessualità, le difficoltà a mantenere una relazione stabile, l'impegno nella lotta contro l'AIDS e i lutti subiti.
Una vita solo apparentemente da sogno la sua. Come accade spesso, ricchezza e successo significano frequentemente infelicità, ma Elton ci dice che "vivo e ho vissuto una vita straordinaria, e onestamente non la cambierei, nemmeno le parti di cui mi pento, perché sono felicissimo di com'è oggi."
"Non Stop" di Vasco Rossi e Michele Monina mi è piaciuto meno: un genere di scrittura che personalmente non amo, quasi la sbobinatura di un'intervista, una specie di diario, in più puntate, da dopo il grande concerto di Modena fino alla serie di concerti del Vasco Non Stop Live. Ho apprezzato i pensieri liberi di Vasco, ma l'analisi del suo passato, dei momenti bui e della depressione sono solo accennati.
Si alternano i racconti di Vasco dal linguaggio semplice e diretto alle considerazioni e ragionamenti del co-autore che cerca di tirare le fila del discorso.
Un libro sicuramente apprezzato dai tanti fan per la dettagliata descrizione della preparazione dei concerti. Io l'ho trovato poco coinvolgente e spesso ripetitivo.