Clip della partecipazione di Misty Copeland nel film Disney "Lo schiaccianoci e i quattro regni"
Da un'idea di Misty Copelan nata durante il lockdown viene realizzato il video "Swans for Relief" con finalità di raccolta fondi a favore di chi è in difficoltà
Misty Copeland
Cristina Sarto
"Svegliami a mezzanotte" è l'autobiografia di Fuani Marino, una donna che in preda alla depressione ha tentato il suicidio.
Fuani, studi classici, laurea in psicologia, master in comunicazione, giornalista, scrive benissimo e senza tanti giri di parole e con grande coraggio racconta il suo gesto e analizza le motivazioni che l'hanno spinta, madre di una bimba di quattro mesi, a buttarsi dal quarto piano per porre fine alla sua vita.
Un libro importante e bellissimo che tratta temi difficili: la depressione, il disturbo bipolare e il suicidio.
Fuani ora sta meglio e attraverso il suo libro condivide con noi le riflessioni e l'analisi da lei compiute per comprendere il suo gesto. Lo fa raccontandoci la sua vita dall'infanzia ad oggi e citando pensieri altrui, di chi come lei ha avuto a che fare con il male oscuro.
Ricordo la paura che avevo dopo il parto di cadere in depressione e mi chiedevo se fosse successo se me ne sarei resa conto e avrei saputo chiedere aiuto. Io sono stata fortunata o forse non ero predisposta, ma serve attenzione ai segnali che le mamme inviano.
Fuani probabilmente segnali di disagio ne aveva inviati fin dall'infanzia, ma non sono stati colti. D'altronde non è facile.
"E poi sono caduta, ma non sono morta."
★★★★☆
★★★★☆
Paola Capriolo, autrice di "Marie e il signor Mahler", intreccia con maestria realtà e finzione, inserendo nei dialoghi pensieri e riflessioni tratti da scritti di Gustav Mahler o riportati da conversazioni realmente accadute. Il romanzo rivela inoltre una approfondita conoscenza della musica e della biografia del compositore.
Realtà:
Gustav Mahler nacque nel 1860 e trascorse l'infanzia nelle regioni della Boemia e Moravia, nell'allora impero austro ungarico, in una famiglia ebrea poverissima e numerosa. Molti fratelli morirono in età infantile di malattia. Grazie alle sue notevoli doti in ambito musicale fu ammesso al conservatorio. Diventò compositore e direttore d'orchestra a Vienna. Sposò una bellissima donna, molto più giovane di lui. La loro primogenita Marie morì dopo aver contratto la difterite. Emigrò in America e trascorse le sue ultime tre estati a Toblach (Dobbiaco). Di giorno si rinchiudeva in una baita nel bosco a comporre. Lì scrisse la sua nona sinfonia, il canto della terra e parte della decima sinfonia (rimasta incompiuta). Malato di cuore morì a Vienna nel 1911.
Fantasia:
a Dobbiaco dove è ospite della famiglia Egger, Mahler conosce Marie, nipote quattordicenne degli ospitanti, e tra loro nasce un rapporto di intensa amicizia e affetto.
Molto bella e commovente la storia della giovane Marie che grazie a Mahler si renderà conto di non essere obbligata ad accettare il destino per lei scelto dagli zii, secondo le tradizioni del luogo e scoprirà che esiste un mondo diverso, più libero, anche se magari meno bello, fuori Dobbiaco.
Attraverso gli occhi di Marie, la Capriolo ci aiuta a capire la personalità complessa di Mahler.
Leggere romanzi biografici è un grande stimolo per me ad approfondire la conoscenza del personaggio. Prima d'ora non avevo mai riflettuto sul significato delle opere del compositore. Il canto della terra, la Nona Sinfonia e i frammenti della Decima, scritti a Dobbiaco, nascono da una profonda meditazione di Mahler sulla vita, consapevole che per lui la morte è imminente.
Per comprendere un'opera che sia letteraria, musicale o artistica è importantissimo conoscere la vita dell'autore.
Questo romanzo mi ha scatenato molta curiosità anche nei confronti della moglie Alma, musicista e compositrice, figlia del pittore Schindler, amica e modella di Gustav Klimt. Nel libro viene descritta come una giovane capricciosa e viziata, insofferente nei confronti della vita solitaria imposta dal marito. Sicuramente per lei non fu una convivenza facile, col matrimonio rinunciò a comporre musica e alla vivace vita mondana a cui era abituata.
Curiosità: la casetta nel bosco in cui Mahler componeva esiste ancora ed è visitabile. Si trova all'interno del Parco zoologico di Dobbiaco.
"L'infanzia, anche quando nella realtà è stata un inferno, nel ricordo riesce sempre a mascherarsi da paradiso perduto, e tutti noi, per quanto disillusi, non facciamo altro che sognarne il ritorno."
"Non c'è modo di sfuggire alle proprie origini; e te lo dice un uomo che non ha patria. Uno che è tre volte straniero: come boemo in Austria, come austriaco in America, come ebreo in tutto il mondo."
De “La ragazza con la Leica” di Helena Janeczek , vincitrice del premio strega 2018, avevo molto sentito parlare, sia in positivo che in negativo. Non conoscevo Gerda Taro, la protagonista del libro, fotografa tedesca, nota per i suoi reportage di guerra, compagna di Robert Capa, deceduta giovanissima travolta da un carro armato. Scoprirla in questa biografia romanzata che la descrive attraverso la narrazione delle persone a lei vicine (l’amica del cuore e due suoi ex amanti) facendomela amare, è stato arricchente. Come mi era capitato leggendo la biografia di Frida Kahlo, sono rimasta affascinata dalla sua personalità forte, rivoluzionaria, indipendente. Entrambe furono donne emancipate che vissero le loro brevissime vite anticipando l'evoluzione del ruolo della donna nella società di almeno 100 anni. Devo però ammettere che il romanzo non è stato di facile lettura, nonostante sia scritto molto bene e l’interesse per la vita della protagonista che mi ha suscitato.
Curiosità - Al festival della letteratura di Riva del Garda ho ascoltato di persona l’autrice. Ha parlato della sua vita e di quella dei suoi genitori (ebrei, sopravvissuti ai campi di concentramento). Sentirla parlare è stato come leggere un romanzo...
“Così, osservandola, Ruth aveva avuto un'intuizione: guardala, aveva pensato, questa piccola donna che attrae tutti gli sguardi, questa incarnazione di eleganza, femminilità, coquetterie, di cui nessuno sospetterebbe mai che ragiona, sente e agisce come un uomo.”
Chi è Gerda Taro, la ragazza con la Leica
★★★☆☆
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