I gialli di Cristina Cassar Scalia sono sempre piacevoli. L'autrice siciliana scrive bene, sa tenere alta l'attenzione e con la vicequestore Vanina Guarrasi ha creato un personaggio molto interessante.
Negli ultimi anni sono state molto apprezzate "le serie gialle" come il commissario Montalbano, Rocco Schiavone, Saverio Lamanna, i vecchietti del Barlume, Carlo Monterossi, tutte trasformate in serie tv. Presto dovrebbe diventarlo anche la storia di Vanina.
Pagina dopo pagina, episodio dopo episodio, il personaggio principale si fa conoscere meglio, evolve ed i lettori si affezionano a lui.
È così anche per Vanina. Noi lettori amiamo il suo intuito e il suo decisionismo sul lavoro e comprendiamo la sua indecisione in campo amoroso. E molti di noi invidiano a Vanina la fortuna, vivendo in Sicilia, di poter gustare squisiti piatti siciliani che l'autrice cita in abbondanza con dovizia di succulenti particolari.
Nell'ultimo romanzo "Il talento del cappellano", il quinto della serie, Vanina si trova, in periodo natalizio, ad indagare su un duplice delitto: due assassinati, a distanza di poche ore, ritrovati insieme. Apparentemente tra loro scollegati: una dottoressa e un religioso.
Nelle indagini Vanina è aiutata dal commissario in pensione Patanè, presente ormai in tutte le indagini della vicequestore e da una squadra sempre più affiatata.
False piste, colpi di scena e infine la soluzione del caso.
Nel frattempo la storia d'amore tra Vanina e il magistrato Paolo Malfitano procede con un passo avanti e due indietro.
Cristina Cassar Scalia ha da poco annunciato che sta scrivendo la prossima avventura. Speriamo che nel prossimo romanzo Vanina faccia due passi avanti, si chiarisca un po' le idee. Lo spasimante pediatra, rivale del magistrato, saprebbe forse dare a Vanina un po' di serenità.
Nel blog potete leggere, della stessa autrice, anche le recensioni di: La salita dei saponari, L'uomo del porto e Tre passi per un delitto.
"Aveva smesso di nevicare da un paio d'ore e il cielo s'era riempito di tutte le stelle che l'occhio umano è in grado di distinguere. Ai bordi della strada che si inerpicava su per la muntagna, cumuli di neve seppellivano i muretti di pietra lavica. Così imbiancato, il paesaggio intorno, invisibile nel buio della notte, doveva essere uno spettacolo."
★★★☆☆
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"Perché al vicequestore Guarrasi, in realtà, le rogne piacevano. Assai. E più la impegnavano, più le toglievano il sonno, più le divoravano giorni di ferie e domeniche, più lei ci si buttava dentro. Anima e corpo."
Dall'otto dicembre al sei gennaio, su LibriCitando, troverete ogni giorno una citazione letteraria di autori che io amo molto. Buone feste! ❤📚🎄
Tre autori e tre protagonisti.
A Roma, in un lussuoso appartamento, viene ritrovata morta la giovane e bellissima esperta d'arte Giada Colonna.
I tre personaggi coinvolti forniscono versioni diverse.
Giancarlo De Cataldo è la voce narrante di Davide Brandi, capace e ambizioso commissario che conduce le indagini; Maurizio de Giovanni di Marco Valerio Guerra, uomo d'affari ricco e spregiudicato, l'amante della vittima; Cristina Cassar Scalia di Anna Carla Santucci, moglie di Marco Valerio Guerra,
Le tre versioni messe insieme costituiranno tre piccoli passi per arrivare alla soluzione del caso.
Classico giallo da leggere in viaggio o al calduccio davanti ad un caminetto acceso. Lettura piacevole e non troppo impegnativa.
Le voci di Cristina Cassar Scalia e Giancarlo De Cataldo mi sono piaciute, meno Maurizio de Giovanni.
"Si deve diffidare delle intuizioni: possono creare suggestioni alle quali si resta avvinti a rischio del fallimento dell'indagine. Le intuizioni sono fuorvianti. Il mio mestiere richiede freddezza, distacco, professionalità. Eppure, nello stesso istante in cui qualcuno decide di sopprimere un essere umano, nel perimetro territoriale che delinea la competenza dell'ufficio a me assegnato, la comunità esige che io dia un volto e un nome all'assassino."
★★★☆☆
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L'ultimo romanzo giallo di Cristina Cassar Scalia con protagonista Giovanna Guarrasi, detta Vanina, non ha deluso le mie aspettative. Questa volta la vicequestore che opera a Catania si è trovata alle prese con un omicidio avvenuto nel sotterraneo di un locale pubblico. A rendere le indagini più complicate due fattori: la vittima è una brava persona e risulta pertanto difficile trovare un movente per il delitto; Vanina da qualche settimana è sotto scorta.
Catania, Palermo e l'Etna sono i co-protagonisti del romanzo, uscito poche settimane fa.
Sapori, colori e profumi della Sicilia affiorano dalle pagine.
Ambientato nel 2016, pre pandemia, a pochi mesi di distanza dalla precedente indagine.
Oltre alle vicende sentimentali di Vanina e ai legami di amicizia, tratta
i rapporti dei ragazzi di oggi con la droga e il problema dell'eroina negli anni '80.
Metterla sotto scorta è servito all'autrice per indagare più intimamente gli affetti familiari, le amicizie e l'amore di Paolo Malfitano, l'ex fidanzato magistrato che Vanina ha salvato da un agguato mafioso e che vive sotto scorta da anni.
Il commissario in pensione Patanè ha anche in questa indagine un ruolo di primissimo piano.
E' un personaggio comprimario di Vanina: stesso intuito, stessa capacità tecnica.
Ha nei confronti della vicequestore un atteggiamento paterno.
L'autrice, come Vanina, ama i vecchi film e paragona spesso i personaggi del romanzo ad attori.
Sicuramente ama anche l'ottima cucina siciliana. Il romanzo è zeppo di riferimenti culinari che fanno venire l'acquolina in bocca. Bettina, la vicina di casa di Vanina, cucina molti piatti che amava preparare la nonna dell'autrice.
Curiosità: in un'intervista l'autrice ha dichiarato che il paese di
Aci Bonaccorsi ha ispirato la frazione "inventata" di Santo Stefano. Il bar di Bella è il vero bar Alfio.
Cristina Cassar Scalia è originaria di Noto. Medico, vive e lavora a Catania. Ha raggiunto il successo con i romanzi Sabbia nera, La logica della lampara, La Salita dei Saponari, tutti con protagonista il vicequestore Vanina Guarrasi.
E' in progetto la realizzazione di una serie tv tratta dai romanzi con protagonista Vanina.
Sicuramente a questo romanzo ne seguiranno altri. Giovanna Guarrasi è una sorta di versione femminile di Salvo Montalbano.
"Disse che la coscienza umana ha una soglia, che varia in maniera inversamente proporzionale all'entità dei pesi che contiene. Se uno ci vuole convivere serenamente, deve sgombrarla da quelli più grossi. A costo di scavare nella polvere e di smuoverne tanta da andare a disturbare le coscienze altrui."
★★★★☆
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"La salita dei saponari" è il terzo episodio, freschissimo di stampa, con protagonista Giovanna Guarrasi, detta Vanina, vicequestore della squadra mobile di Catania.
Dopo "Sabbia nera" e "La logica della lampara", l'autrice Cristina Cassar Scalia ci regala un altro splendido giallo ambientato nella sua Sicilia.
Tra un pasto luculliano e l'altro procedono, seppur con difficoltà, le indagini sul delitto. È stato ritrovato ucciso all'aeroporto di Catania un cubano con cittadinanza statunitense e italiana, le cui attività lavorative non sono molto chiare. L'indagine si presenta ulteriormente complicata dalle implicazioni internazionali. Vanina si ritrova nuovamente coinvolta in un caso "rognoso" che però non riuscirà a distogliere totalmente la sua mente dai problemi sentimentali che la affliggono: la storia con il magistrato Paolo Malfitano da cui si è allontanata, dopo averlo salvato da un attentato, nel tentativo di scappare dai fantasmi del suo passato.
Ad aiutarla nelle indagini una meravigliosa squadra e il commissario in pensione Biagio Patanè.
Un mix perfetto di investigazione e sentimenti. Vanina è un Rocco Schiavone al femminile.
Il finale lascia intendere che ci sarà un seguito.
"Manco il tempo di arrivare e Vanina era già in movimento. Di corsa, per giunta, come piaceva a lei. Aveva ragione Adriano: per entusiasmarla veramente, per sentirselo suo, un caso doveva avere un indice di "rognosità" tale da occuparle la mente per giorni, fino alla totale risoluzione. L'omicidio di Esteban Torres, a occhio e croce, prometteva bene."
★★★★☆
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