"Nessuna notizia dello scrittore scomparso" è un romanzo noir uscito nel 2017 e scritto da Daniele Bresciani, milanese, ex vicedirettore di Grazia e Vanity Fair e attualmente nella Direzione Comunicazione della Ferrari a Maranello.
E' il suo primo thriller pubblicato dopo l'esordio nel 2013 con il romanzo "Ti volevo dire".
Come ogni mattina Emma entra in redazione. La aspettano riunioni e articoli da scrivere. Non può immaginare che arriverà una notizia che la sconvolgerà: è scomparso in circostanze misteriose Pietro Severi, scrittore di thriller, con cui Emma ha avuto una relazione anni prima e che non sente da molto tempo.
Lo stesso giorno riceve una busta contenente un racconto che parla di un padre assassino. Verità o invenzione?
Emma non sa cosa fare, si sente in pericolo.
Molti racconti nel racconto, tutti interessanti, ben scritti, alternati alla trama avvincente del thriller e alle vicende lavorative e sentimentali dei protagonisti. Vengono trattati temi di attualità, fatti di redazione e la crisi dei giornali. Sicuramente i molti anni di lavoro nelle redazioni di testate giornalistiche importanti hanno permesso all'autore di narrare le dinamiche di redazione in modo efficace e veritiero.
"Erano trascorsi tre giorni dall'arrivo delle pagine di Pietro e ognuna di quelle tre notti aveva dormito sonni agitati.
Troppe domande. Troppe.
Dov'era Pietro? Perchè aveva scritto proprio a lei? E poi, chi era entrato nel suo appartamento? Che cosa cercava? Che cosa sapeva di lei e di Pietro?"
★★★☆☆
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Lo scrittore Daniele Bresciani è stato giornalista per la Gazzetta dello Sport, vicedirettore di Vanity Fair e Grazia.
Con il suo primo romanzo "Ti volevo dire" ha vinto numerosi premi. Nel 2017 ha pubblicato "Nessuna notizia dello scrittore scomparso" e nel 2020 "Anime trasparenti. Un'indagine dell'ispettore Miranda".
Nel suo ultimo thriller l'ispettore Dario Miranda indaga sull'investimento di Gloria Taranto, una donna di origini sudamericane che gestisce in un edificio abbandonato alla periferia di Milano un asilo "clandestino" per figli di immigrati senza permesso di soggiorno: “La casa dei cento bambini”.
Quando Gloria viene investita l’ispettore Miranda non crede all'incidente ed inizia ad indagare per conto proprio. Ciò che scopre è terrificante.
Questo thriller avvincente, scritto benissimo, a parer mio migliore anche di "Nessuna notizia dello scrittore scomparso", tocca argomenti scabrosissimi che purtroppo capita di leggere sulle pagine dei giornali.
Rende meno pesante il racconto la storia d'amore tra Anna, figlia "adottiva" di Gloria, e Luca, medico non più giovanissimo e dal passato tormentato.
“In quel luogo non ci sarebbero stati vincoli di razza o religione: piccoli sudamericani avrebbero convissuto con bambini africani, asiatici o dell’Europa orientale. Sarebbe stata una zona franca, senza divisioni, muri e rivalità tra bande”.
“A questi bambini viene inculcata prima di tutto la necessità di rendersi invisibili. Devono fare in modo che nessuno si accorga di loro. Sono anime trasparenti. Qui dentro potranno tornare a esistere e essere quello che sono: bambini.”
★★★★☆
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