SEI DOMANDE IN CERCA D'AUTORE Marco Depentori

Dopo la prima pubblicazione "Venire al Mondo e altre follie" dal valore liberatorio e terapeutico, Marco Depentori ora è in un periodo di scrittura più ironica e leggera e, come Aldo Palazzeschi, ci dice: "E lasciatemi divertire!" Diploma in agraria, laurea in giurisprudenza… quando hai scoperto la passione per la scrittura? È vero che gli esami non finiscono mai...E qui mi fermo perché dovrei narrare tutta la mia biografia. Scrivere è sempre stato il mio modo preferito per comunicare. Per un ragazzino timido carta e penna erano gli strumenti ideali per dar vita ai tanti pensieri che riempivano la mia testa. Ho ancora i quaderni dove segnavo qualsiasi cosa. Piccole poesie, frasi da baci perugina, le mie prime teorie sulla vita. Avevo solo 12 anni. Poi arrivarono le prime fiabe e i racconti. Mi veniva tutto in modo spontaneo, senza fatica. La tua prima pubblicazione "Venire al mondo e altre follie" - nonostante l'impronta tragicomica - non é una lettura facile, nel senso che i significati profondi e le tematiche che affronti non sono espliciti, si comprendono riflettendo su quanto letto, lasciando decantare i racconti. Come mai hai scelto una scrittura così criptica? Quando mia figlia mi chiese di pubblicare qualcosa della mia corposa produzione ero indeciso sulla scelta da fare. A dire il vero lei voleva che pubblicassi tutto! Cosa pubblico? Poesie? Fiabe? Io non sono solo quello… Poi c'erano quei quattro racconti maledetti, così vivi e veri. Scritti anni fa, in una fase faticosa della mia vita. Vedi Cristiana hai usato la parola tragicomica non a caso. Commedia e tragedia quando si fondono insieme nascondono l'una nell'altra la loro vera natura. Il disvelamento è un processo complicato, che va meditato con fatica. Ho scelto quelli per capire oggi il peso reale di certe inquietudini e perché, modestamente, credo ci sia dentro uno stile che forse alcuni hanno colto. Credo che il libro andrebbe letto almeno due volte. Qualcuno si è fermato a metà e lo capisco! Ammetto che è stata una scelta azzardata. Potevo giocarmela in altri modi. Con l'ironia e la leggerezza. Ma dovevo liberarmi di un peso. Sui social scrivi racconti esilaranti. Quando la pubblicazione in una raccolta? Eccolo qui il tempo ritrovato! L'ironia, la semplicità, le piccole cose della vita quotidiana con tutte le sue contraddizioni. Racconti scritti di getto in 5 minuti. Non me ne frega niente dello stile, ora mi diverto e se riesco a regalare un sorriso è una soddisfazione enorme. È iniziato tutto durante il lockdown. In diversi gruppi su Facebook. Fantastico il riscontro immediato di 4-500 persone. Pubblicare? Si vedrà. Ti definisci "bracciante autodidatta con zappa e penna". Quanto è importante per te il contatto con la natura? Ho vissuto con la mia famiglia per molti anni in mezzo alla campagna, lontano dal paese. Gli alberi sono stati i miei compagni di gioco. Con mio fratello costruivamo delle ottime "capanne" sugli olivi. E poi i nostri cani sono stato dei veri amici. Non ci hanno mai traditi loro. Pensa quanto folle è la vita! Quando lavoravo nei campi la mia testa era altrove. Mi vedevo in giacca e cravatta in qualche ufficio. Anni dopo guardavo fuori dalla finestra di quegli uffici per cercare le tracce di quella autentica, faticosa libertà. Frase o citazione che ti piace o ti rappresenta maggiormente? O conosci o subisci. Prima però cerca di conoscere te stesso. Come ti vedi tra vent'anni ? Grazie ai vari percorsi di ricerca interiore che ho intrapreso, mi sono reso conto che il tempo lineare non conta molto. Quella che conta è l'essenza, la pienezza di senso. Mi capita spesso di passare del tempo libero con mio padre novantenne. Lui mi trasmette questo amore per la vita fatta di piccole cose. Se gli chiedo dove andiamo, lui mi risponde vai dove vuoi. L'importante è stare insieme, essere sempre aperti alla vita con la giusta dose di ironia e sete d'incanto. Famiglia, animali domestici: Attualmente nessun animale. Ma ho avuto dei meravigliosi cani. E una gatta pittrice!!! Hobby e passioni, oltre alla scrittura: Ho fatto qualche decina di quadri astratti senza criterio. Allora c'era la mia gatta che mia aiutava. Con le zampette colorate lasciava il suo importante tocco. Capolavori quasi tutti regalati! Autori preferiti: Tanti classici. Shakespeare. Ma anche James Hillman, Fritjof Capra. Ma anche John kennedy Toole. Libro del cuore: Le storie di Arturo Bandini di John Fante. Film visto e rivisto: Anche il vento fa il suo giro. Di Giorgio Diritti. Un film che ti fa capire l'intolleranza e l'ipocrisia. Cantante, gruppo o genere musicale preferito: Molti. Ma irresistibili U2 e Vasco. Cibo a cui non sai dire di no: piatto di pasta con il sugo di pomodoro e aglio che faceva mia madre e che mio padre quando vuole riesce benissimo a fare. Sport praticato: Tanti. Ho provato diversi sport. Per alcuni anni ho praticato le arti marziali. Ma uno solo mi farebbe alzare anche alle 3 di notte, il ping pong. Pregi: Non uso maschere Difetti: Ogni tanto dovrei indossare una maschera.

Qui potete leggere la recensione di "Venire al mondo e altre follie"

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