PICCOLE DONNE il film



Il film "Piccole donne", visibile al cinema in Italia da gennaio, è l'ennesima trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo di Louisa May Alcott, pubblicato per la prima volta in America alla fine del 1800.

Narra le vicende delle quattro sorelle March e copre un arco temporale di alcuni anni: dall'adolescenza all'età adulta delle ragazze.

Il romanzo è ambientato nel periodo della Guerra Civile Americana. Il padre delle ragazze è lontano, impegnato nel conflitto come pastore. Le giovani ne sentono la mancanza  e soffrono per le ristrettezze economiche del periodo, ma vivono comunque con allegria e spensieratezza, affrontando i problemi tipici dell'età, le inevitabili rivalità tra sorelle e i primi innamoramenti.


Molto buona la regia e la sceneggiatura di Greta Gerwig, ottimo il cast: Emma Watson(Meg), Saoirse Ronan(Jo), Eliza Scanlen (Beth), Amy Florence Pugh (Amy) e Meryl Streep nei panni della zia March.

I flash back continui contribuiscono a catturare l'attenzione e rendono originale una trama molto semplice. Il taglio di capelli di Jo (lunghissimi, alla maschietto e a caschetto) aiuta a capire in quale periodo ci si trova.

Il personaggio di Jo mi è piaciuto molto. Lei credeva nell'emancipazione femminile. Ha lottato per realizzare il proprio desiderio di affermarsi come scrittrice e stimolava le sorelle a fare altrettanto, a non confidare in un buon matrimonio per la propria realizzazione.

Ho letto il romanzo da ragazzina, probabilmente adesso lo rileggerò e il piano di lettura sarà sicuramente diverso. Ricordo che già allora provavo simpatia e mi identificano in Jo. Anch'io come lei ero un "maschiaccio". Sicuramente non avevo colto quanto forte e rivoluzionario fosse il messaggio per l'epoca in cui è stato scritto.










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