L'estatella di San Martino si riferisce a tre giorni autunnali, comprendenti il giorno di San Martino (11 novembre), nei quali solitamente si verificano giornate di bel tempo e miti.
L'origine della denominazione di questo periodo si fa risalire ad una leggenda, secondo la quale un giorno San Martino incontrò un mendicante poco vestito che soffriva il freddo e gli donò metà del suo mantello. Poco dopo incontrò un altro mendicante sotto la pioggia e gli regalò l'altra metà del mantello. Immediatamente il cielo si schiarì e la temperatura si alzò come se fosse improvvisamente tornata l'estate.
"L’Estatella di San Martino dura tre giorni e un pochino "
Il 14 febbraio è il giorno di San Valentino, ricorrenza dedicata agli innamorati e celebrata in quasi tutto il mondo.
Le origini sono antichissime e risalgono al tempo in cui la chiesa cattolica abolì i riti pagani della purificazione dei campi e i riti della fecondità, in uso tra i popoli italici, romani e greci, che si svolgevano il 15 febbraio.
La Chiesa anticipò la celebrazione al 14 febbraio, giorno dedicato a San Valentino, al quale era riconosciuta la capacità di proteggere i fidanzati e gli innamorati.
Molto famosa la leggenda secondo cui il Santo avrebbe donato a una fanciulla povera una somma di denaro, necessaria come dote per il suo matrimonio, senza la quale non si sarebbe potuta sposare. Per questo il vescovo Valentino venne considerato il protettore degli innamorati.
Un'altra leggenda, altrettanto famosa, narra che San Valentino, udendo litigare due fidanzati vicino al suo giardino, donò loro una rosa. I fidanzati si riappacificarono, si sposarono ed ebbero una vita felice e una prole numerosa.
Nacque così la tradizione di regalare rose a San Valentino.
Vi siete mai chiesti come mai gli ultimi tre giorni di gennaio sono detti "i giorni della merla"?
Questa denominazione è dovuta ad una leggenda che ha versioni diverse a seconda della regione di provenienza.
Una delle più famose narra che una giovane merla, stanca di stare al riparo dal freddo in attesa della fine dell'inverno, il 28 gennaio di quell'anno (ultimo giorno del mese molto tempo fa) uscì dal suo riparo e iniziò a prendere in giro Gennaio, ormai al termine, convinta che dal giorno successivo, con l'arrivo di febbraio, le gelide giornate sarebbero terminate.
Gennaio si infuriò, chiese in prestito tre giorni a febbraio e soffiò un vento gelido.
La giovane merla dalle splendide piume bianche, per non morire assiderata, fu costretta a ripararsi in un camino .
Quando uscì, al termine della bufera, aveva tutte le piume nere.
Da quel giorno i merli nascono col piumaggio scuro e gennaio dura trentun giorni.
Gli ultimi tre sono considerati i più freddi dell'inverno.