"...l'ultima volta che ci siamo visti la dottoressa Brun ha detto che l'unica frase che non scompare mai è -ti amo-; è quella che scelgono i suoi pazienti quando chiede loro di scrivere su un foglio la frase che preferiscono, anche se della propria esistenza non ricordano più nulla. E' come se solo l'amore potesse ancora tenerli in vita."
Annie è un'anziana vedova che il figlio è costretto a far ricoverare in una casa di riposo poiché sta progressivamente perdendo la memoria.
Pier, il figlio, e la compagna Alessandra si occupano di svuotare l'appartamento in cui viveva per metterlo in vendita.
Alessandra ricostruisce attraverso gli oggetti ritrovati in quella casa la vita della suocera, conoscendola e avvicinandosi a lei molto più che in precedenza. Allo stesso tempo comincia a riemergere con prepotenza anche il suo passato che per molti anni aveva tentato di ignorare nella speranza di dimenticare e soffrire meno.
Con "Idda" Michela Marzano ci regala un bellissimo romanzo introspettivo. Dopo averlo letto non si potrà fare a meno di ripensare ai propri rapporti con i genitori.
"Le piante non hanno bisogno di nessuno. Niente legami, niente relazioni, niente di niente." "...ci si lega e si soffoca, e ci si dimentica che la vita non è altro che una serie di attimi da vivere nel presente, l'uno dopo l'altro, senza sensi di colpa e senza vergogna."
"Certe cose fanno male solo quando le si nominano, smettere di nominarle significa voltare pagina, sopravvivere."
"...in fondo nessuno è capace di essere un buon genitore, mi dico, ognuno fa come può e si adatta all'esistenza, basta solo fare pace con sé stessi e con il proprio passato, anche se il passato non passa mai, e la pace è sempre impastata di rimpianti e recriminazioni."
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Andrea Camilleri racconta la sua vita e le vicende italiane dall'epoca fascista ai nostri giorni attraverso una lunga lettera alla pronipotina Matilda con la consapevolezza dell'impossibilità di vederla crescere.
"Mi considero più che uno scrittore un cantastorie, cioè uno che esaurisce nel piacere della narrazione ogni sua possibilità di espressione."
★★★☆☆
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★★★☆☆
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Rocco Schiavone mentre era in ospedale si è occupato di un'indagine per omicidio. Io ho ascoltato l'audiolibro "Il curioso caso di Benjamin Button", scritto da Francis Scott Fitzgerald e pubblicato nel 1922. L'autore dichiarò di averlo scritto ispirandosi ad un'affermazione di Mark Twain: "È un peccato che la parte migliore della nostra vita venga all'inizio e la peggiore alla fine."
Fitzgerald ha cercato di dimostrare la sua tesi raccontando la storia di un uomo che nasce anziano e muore neonato, inserito in un ambiente normale.
Si tratta di un racconto surreale, divertente, ma non superficiale, da cui è stato tratto anche un film con protagonisti Brad Pitt e Cate Blanchett.