Oggi splendida tappa di avvicinamento al Salone del libro di Torino (da Arco a Milano).
Due "cuori selvaggi" sono partiti in auto per raggiungere la stazione dei treni di Peschiera del Garda. Arrivarci dalla Gardesana è stato uno spettacolo: il lago e il cielo azzurrissimi, i borghi lacustri, le torri e le fortificazioni lungo la strada appagano la vista.
Il programma di oggi prevedeva la visita a Milano dello spazio Alda Merini ai Navigli. Mi aspettavo di poter entrare nella stanza da letto della poetessa, ricreata nell'ex tabaccheria frequentata da Alda, ora spazio sociale. Non nascondo di aver provato un po' di delusione nello scoprire che la camera è visibile solamente attraverso un vetro. Quindi la visita è stata rapidissima. Poi siamo arrivati a piedi fino al Duomo, passando per il Naviglio Grande, le colonne e la Basilica di San Lorenzo. In centro ci attendeva una sorpresa: il megapalco di Radio Italia e le prove del concertone di domani sera.
Ed ora siamo carichi per domani mattina. Ci attende una giornata speciale tra libri e personaggi famosi.
Il film "Drive my car" di Ryusuke Hamaguchi, premio a Cannes per la sceneggiatura e Golden Globe come miglior film internazionale, ha vinto l'OSCAR come miglior film internazionale 2022.
La trama del film trae ispirazione da due racconti: Drive my car e Sheherazade di Haruki Murakami, entrambi contenuti nella raccolta Uomini senza donne.
A me il film, nonostante i numerosi riconoscimenti, non è piaciuto. Fonde e altera enormemente i due racconti.
La tipica lentezza di Murakami, che tanto amo nei suoi romanzi, esasperata nel film, lo rende eccessivamente lungo (2h e 59 minuti) e noioso. Ho faticato a terminare di vederlo. L'ho fatto solo sperando in una svolta clamorosa che non c'è stata.
Che dire di Sanremo?
Come ogni anno è un evento che seguo. Non con spasmodica attenzione. Lascio la tv accesa e ascolto il programma mentre faccio altre cose: stiro, riordino e di tanto in tanto osservo con più attenzione, attirata da qualche canzone o ospite che mi piace di più. A fine puntata non arrivo mai, nemmeno il giorno della finale, mi addormento sempre sul divano. Non per noia. Per stanchezza. La stanchezza di chi si alza ogni mattina prestissimo per riordinare un po' la casa prima di andare in ufficio. Il vincitore lo scopro il giorno dopo.
Quest'anno non è stata una grande sorpresa, dato che la canzone vincitrice era in testa alla classifica fin dalla prima puntata.
Non voglio criticare le canzoni. Ognuno di noi ha dei gusti personali.
Dico però alcune cosette in merito: Mahmood ha vinto. La canzone è bella , ma la sua voce non mi piace, perchè faccio fatica a capire le parole quando canta. Elisa è Elisa, con una voce limpidissima e capacità canore indubbie. Morandi merita sicuramente il podio per la simpatia. La sua canzone è spensierata e allegra in un periodo tristissimo.
"Ciao ciao" de La rappresentante di lista diventerà un tormentone.
Emma, Noemi, Iva Zanicchi e Giusy Ferreri promosse!
Mi sono piaciute le co"conduttrici" Drusilla Foer, elegante e colta, e Maria Chiara Giannetta, spigliata e simpatica attrice che insieme a Maurizio Lastrico ha ripercorso la storia della musica italiana con un divertente gioco di citazioni.
Mi sono piaciuti gli ospiti Maneskin, Fiorello e Cremonini, che ho avuto modo di incontrare qualche mese fa al Salone del libro di Torino.
Voi vi chiederete come mai parlo di Sanremo su un blog letterario. Semplicemente perché le canzoni raccontano delle storie, come i romanzi. Delle storie da ascoltare e da citare, proprio come le belle frasi che sottolineiamo nei libri.
"E se domani tuo padre, mia madre o Lucia
Ascolteranno queste parole
Si chiederanno, come mi chiedo anch’io, se questo è un amore
Risponderò come rispondo anche a me
Che
Amarti è credere che
Che quello che sarò sarà con te."
Giovanni Truppi - Premio Lunezia per Sanremo per il valore letterario della canzone "Tuo padre, mia madre, Lucia"
Lo scrittore Alessandro Baricco, autore - tra gli altri - degli splendidi romanzi Novecento e Mr Gwyn, ha annunciato ieri di essere affetto da leucemia mielomonocitica cronica e che dovrà sottoporsi ad un trapianto di cellule staminali. Questo il suo messaggio apparso sui social:
Ehm, c’è una notizia da dare e questa volta la devo proprio dare io, personalmente. Non è un granché, vi avverto. Quel che è successo è che cinque mesi fa mi hanno diagnosticato una leucemia mielomonocitica cronica. Ci sono rimasto male, ma nemmeno poi tanto, dai. Quando hai una malattia del genere la cosa migliore che puoi fare è sottoporti a un trapianto di cellule staminali del sangue, cosa che farò tra un paio di giorni (be’, non è così semplice, ci stiamo lavorando da mesi, è un lavoro di pazienza). A donarmi le cellule staminali sarà mia sorella Enrica, donna che ai miei occhi era già piuttosto speciale prima di questa avventura, figuriamoci adesso. Molto altro non mi verrebbe da aggiungere. Forse, ecco, mi va ancora di dire che percepisco ogni momento la fortuna di vivere tutto questo con tanti amici veri intorno, dei figli in gamba, una compagna di vita irresistibile, e il miglior Toro dai tempi dello Scudetto. Sono cose, le prime tre, che ti cambiano la vita. La quarta certo non te la guasta. Insomma, la vedo bene. Per un po’ non contate su di me, ma d’altra parte non abituatevi troppo alla cosa perché i medici che si sono ficcati in testa di guarirmi hanno tutta l’aria di essere in grado di riuscirci abbastanza in fretta.
Abbracci
In bocca al lupo ad Alessandro Baricco, con la certezza che tornerà presto ad allietarci con i suoi splendidi scritti.
LibriCitando oggi compie 2 anni e ogni giorno che passa la mia voglia di scrivere di libri e imparare a farlo bene aumenta.
Ho cominciato pubblicando dei semplicissimi consigli di lettura, poi tante idee mi sono venute e ho parlato dei libri attraverso le interviste agli autori, le citazioni, le curiosità letterarie, i resoconti dei festival a cui ho partecipato (Intermittenze, Salone del libro di Torino). Molte altre idee stanno aspettando di essere realizzate.
Mi piacerebbe avere molto più tempo per scrivere sul mio blog, ma posso dedicargli ritagli tra lavoro, famiglia e sport. Recensisco solo libri letti e il tempo richiesto per farlo è molto. Non si tratta solo di scrivere, prima bisogna leggere!
In questi due anni ho anche collaborato con La Repubblica, coordinando un gruppo di lettori per i tornei di Robinson e attualmente sto frequentando un laboratorio di scrittura (specifico per chi scrive di libri).
Le mie recensioni sono e resteranno dei consigli di lettura basati sul mio gusto personale e sulle emozioni che mi hanno trasmesso. Non ho il bagaglio necessario per fare critica letteraria e francamente quel tipo di recensioni mi annoiano.
Il numero di lettori che il blog ha raggiunto mi gratifica e mi invoglia a continuare. Il mio obiettivo è trasmettere la passione per la lettura. Nel mio blog, per scelta, non c'è pubblicità. Il mio guadagno consiste nella soddisfazione di ricevere i ringraziamenti di qualche autore per una mia recensione o la richiesta di leggere e recensire un libro.
Per ora l'entusiasmo è ancora molto alto.
Grazie a chi mi legge. Suggerimenti e anche critiche sono ben accetti.
“Finché si avranno passioni non si cesserà di scoprire il mondo.”
Cesare Pavese
La grafica del post è opera di Davide Zanin
Oggi la piattaforma di prenotazione agli eventi del Salone era in tilt, probabilmente presa d'assalto dai visitatori per assicurarsi un posto agli incontri con gli autori preferiti.
Nonostante le corsie preferenziali di ingresso che permettono ai blogger di saltare la fila, la prenotazione ai singoli eventi è consigliata anche per noi.
Data la situazione, questa mattina io e Matteo abbiamo deciso di fare un giro in centro a Torino, visitare Palazzo Reale, la Galleria Sabauda e il mercatino dei libri usati e rari (evento di SalTo off).
Cultura a 360 gradi, non solo libri.
Nel pomeriggio un ultimo salto al Salone, prima di partire verso casa, per assistere all'incontro con il due volte Premio Strega Sandro Veronesi e ad assaporare ancora un po' di "profumo" di carta stampata tra gli stand.
Io, purtroppo, leggo molto su e-reader, perché i libri cartacei a casa non so più dove metterli. Acquisto solo in formato cartaceo i libri dei miei autori preferiti.
Confesso, sottovoce, che io non ho trovato "Il colibrì" all'altezza di un Premio Strega. Tuttavia non posso negare che Sandro Veronesi sia uno scrittore importante, molto amato e l'incontro di oggi, con Mario Calabresi e Marco Missiroli autore di "Fedeltà", nella spettacolare Sala Oro all'Oval del Lingotto, era imperdibile, se non altro per la presenza contemporanea di tre grandi autori.
L'evento è stato un po' snobbato. Lilli Gruber che l'ha preceduto ha riempito la sala.
Vi ricordate le emozioni che provavate da ragazzini quando riuscivate a incontrare il vostro cantante o attore preferito?
Vi assicuro che le emozioni nell'incontrare gli scrittori del cuore sono le stesse.
Ed è fantastico che siano accolti al Salone del libro come delle star! Stelle che veicolano cultura.
Dal Salone del libro è tutto. Torniamo a casa, stanchi ma felici.
Per chi ama leggere è un evento a cui vale la pena partecipare almeno una volta nella vita.
Palazzo reale
tra gli stand degli editori
LibriCitando in prima fila all'incontro con Sandro Veronesi
il firma copie di Alessia Gazzola