Mauro Zanetti è nato a Trento nel 1977. Dopo gli studi scientifici, si è laureato in Storia del Trentino presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Trento. Attualmente è insegnante di materie umanistiche in un centro di formazione professionale a Rovereto.
Dopo aver pubblicato il romanzo “Vellutum di seta e altri intrecci” per Ibuc, nel 2021 pubblica "Tracce Parallele", Nulla Die Edizioni, un giallo avvincente, scritto bene e scorrevole.
Un mistero da risolvere, colpi di scena e un'indagine poliziesca sono i protagonisti, insieme a quelli in "carne e ossa": Alessandro di Trento, investigatore privato, Antonio di Roma, insegnante e il vicequestore Fabrizio Gerola.
Un racconto leggero, molto piacevole, con una trama ben strutturata.
Molto belle le descrizioni di Trento.
Per chi non conosce la città può essere un bel modo di avvicinarsi per poi venirla a visitare.
"Cerca di alleggerire la coscienza, il notaio, ma non funziona così, non é possibile svuotare i carichi di responsabilità come si buttano le zavorre da una mongolfiera per non precipitare, se poi i sacchi da liberare sono pieni di colpe pesanti e poco dignitose, beh allora diventa proprio una rogna."
★★★☆☆
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🍨 mousse alla fragola
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Ho letto "Le ore" di Michael Cunningham, omaggio dell'autore a Virginia Woolf, con un approccio del tipo extended book. Dapprima ho letto "La signora Dalloway" di Virgina Woolf, poi mi sono documentata sulla sua vita, ho letto "Le ore" e infine ho guardato il film "The Hours".
"Le ore" è un romanzo molto interessante che ha vinto il premio Pulitzer per la narrativa nel 1999. Nel 2002 dal libro è stato tratto il film "The Hours", interpretato da Meryl Streep, Julianne Moore e Nicole Kidman.
Tre storie, ambientate in epoche diverse, si alternano nel racconto. Apparentemente sono slegate tra loro, in realtà hanno in comune un legame con il romanzo "La signora Dalloway" di Virgina Woolf.
Tre sono le protagoniste di questo romanzo:
La signora Woolf, raccontata in una sorta di resoconto romanzato di una giornata, trascorsa dalla scrittrice nel 1923 nella periferia di Londra, mentre sta scrivendo "La signora Dalloway". Molto coinvolgente.
Il romanzo inizia con il prologo che racconta il suicidio di Virginia, avvenuto nel 1941 e la stupenda lettera lasciata al marito:«Carissimo, sono certa di stare impazzendo di nuovo. Sento che non possiamo affrontare un altro di quei terribili momenti. E questa volta non guarirò. Inizio a sentire voci, e non riesco a concentrarmi. Perciò sto facendo quella che sembra la cosa migliore da fare. Tu mi hai dato la maggiore felicità possibile. Sei stato in ogni modo tutto ciò che nessuno avrebbe mai potuto essere. Non penso che due persone abbiano potuto essere più felici fino a quando è arrivata questa terribile malattia. Non posso più combattere. So che ti sto rovinando la vita, che senza di me potresti andare avanti. E lo farai lo so. Vedi non riesco neanche a scrivere questo come si deve. Non riesco a leggere. Quello che voglio dirti è che devo tutta la felicità della mia vita a te. Sei stato completamente paziente con me, e incredibilmente buono. Voglio dirlo – tutti lo sanno. Se qualcuno avesse potuto salvarmi saresti stato tu. Tutto se n'è andato da me tranne la certezza della tua bontà. Non posso continuare a rovinarti la vita. Non credo che due persone possano essere state più felici di quanto lo siamo stati noi.»La signora Brown, moglie e mamma, che cerca nelle pagine del romanzo "La signora Dalloway" una via di fuga dalla routine casalinga. I fatti narrati sono ambientati a Los Angeles in una giornata del 1949.
Ho trovato questa parte molto avvincente e introspettiva.
Clarissa Vaughan, soprannominata dagli amici signora Dalloway per la somiglianza caratteriale con la protagonista del romanzo della Woolf e che vive, alla fine del ventesimo secolo, a New York, una giornata simile a quella vissuta dalla signora Dalloway nel romanzo.
Questa è la parte che mi è piaciuta meno, tuttavia necessaria per tirare le fila dell'intero romanzo e per permettere all'autore di trattare temi a lui cari: il flagello dell'A.I.D.S e le problematiche legate all'omosessualità.
Non spaventatevi! Non si tratta di un libro di difficile lettura. Sicuramente non è un romanzo leggero e spensierato, ma è molto scorrevole, scritto molto bene e con un colpo di scena finale. Non è nemmeno necessario conoscere il romanzo della Woolf per comprenderlo.
Lettura consigliata anche a chi ha visto il film "The Hours".
Curiosità: mi ha colpito il fatto che a Clarissa sembri di aver riconosciuto Meryl Streep sul set cinematografico in cui si imbatte per strada. Sarà proprio Meryl Streep ad interpretarla nel film "The Hours".
★★★☆☆
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🍷 vino rosso
Ho letto "Il grande Gatsby" per il Torneo "Americani" di Robinson un po' prevenuta. Lo avevo già letto moltissimi anni fa nella versione in inglese per studenti e non lo avevo molto apprezzato, forse a causa del mio inglese non eccellente o forse a causa della versione scolastica "ridotta e adattata".
Il film con Di Caprio ha contribuito a pormi degli interrogativi sulle qualità del romanzo.
In realtà la lettura si è rivelata una sorpresa.
Gatsby è un personaggio misterioso. Poco si sa di lui, all'inizio. Ricchissimo e terribilmente solo. Un unico desiderio lo muove. Morirà solo, illuso di poter raggiungere il suo obbiettivo.
Lo ho molto apprezzato. Tuttavia nulla ha potuto nello scontro con "Furore".
"Quando stai per metterti a criticare qualcuno - mi disse - ricordati che nessuno al mondo ha avuto i vantaggi che hai avuto tu."
★★★☆☆
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🐣 uovo di Pasqua
Questo romanzo mi ha incantata. Il suo andamento lento mi ha catturata. Solitamente non amo questo genere di prosa. "Canto della pianura" però non è assolutamente noioso. E il ritmo lento e le descrizioni dettagliate trasportano il lettore nei paesaggi rasserenanti di Holt.
Nonostante nelle vite dei protagonisti ci sia tanta solitudine e tristezza, prevale il senso di speranza e solidarietà e nella narrazione si alternano le vicende di molti personaggi a cui affezionarsi.
Infatti mi mancano gli anziani fratelli McPheron, i piccoli Ike e Bobby e Victoria e mi manca l'immaginaria cittadina di Holt.
Questo è il primo romanzo che leggo di Kent Haruf.
L'ho apprezzato ben oltre le aspettative che mi ero fatta, nonostante ne avessi sentito parlare molto bene.
"Due uomini anziani con una ragazza di diciassette anni seduti al tavolo sparecchiato di una sala da pranzo di campagna, dopo cena, mentre fuori, oltre le pareti di casa, oltre le finestre senza tende, un gelido vento del nord scatenava l'ennesima tempesta invernale sugli altopiani."
★★★☆☆
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🍞 pane
L'inizio del romanzo "Il rispettabile signor H.M. Pulham" di John P. Marquand è noioso, lento, poi, dopo le prime 30/40 pagine, diventa interessante e la prosa scorre fluida, quasi avvincente, nonostante la vita del protagonista sia quella di una persona "rispettabile" che conduce una vita "normale", senza sorprese particolari, quasi banale, prevedibile.
Tuttavia questa vita banale induce profonde riflessioni sulle nostre scelte nella vita, sui cambiamenti che siamo disposti a fare, su quanto influisce nelle nostre vite quello che gli altri si aspettano da noi.
Per certi aspetti, mi viene da paragonarlo a "Stoner", anche se non raggiunge il livello qualitativo del romanzo di John Edward Williams.
Ho letto questo romanzo per il torneo "Americani" di Robinson de La Repubblica.
"Avevo troncato ogni rapporto con Marvin da quando avevo sposato Kay; l'avevo cancellata dalla mia mente come si cancella un problema di geometria dalla lavagna a scuola."
★★★☆☆
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🍷 vino rosso
Le vite di Chiara, Anna, Giulia, Angela, Enea, Carlo, Andrea e Marco si sfiorano e poi si intrecciano in questo romanzo di Sara Rattaro.
Durante l'alluvione avvenuta a Genova il 4 novembre 2011, Chiara era in auto bloccata dalla piena, Anna era a casa al sicuro, Giulia era nel negozio dei genitori, Angela era lontana da Genova.
Un anno dopo le loro vite sono molto cambiate.
Romanzo molto breve, scritto bene, introspettivo.
"Impiegai mesi a rimettermi al volante. Non sopportavo l'idea di tornare dentro quello spazio minuscolo, sollevavo gli occhi al cielo e ne cercavo le sfumature grigiastre. Bastava un cielo coperto senza squarci tra le nuvole a riportarmi le immagini di quel giorno, come un chiodo allentato nella testa che non riesci a togliere."
★★★☆☆
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🍷 vino rosso