Vi ricordate "La verità sul caso Harry Quebert" di Joël Dicker? Io l'ho letto alcuni anni fa e la lettura mi ha letteralmente catturata.
Il romanzo racconta la vicenda della quindicenne Nola Kellergan che scompare misteriosamente nel 1975. Le ricerche della polizia non danno alcun esito fino al 2008 quando il cadavere della ragazza viene ritrovato nel giardino della villa di uno scrittore, a Goose Cove.
Marcus Goldman, giovane scrittore di successo ed ex allievo di Harry Quebert, lo scrittore accusato di avere ucciso la giovane, convinto dell’innocenza del professore, indaga sulla vicenda per scoprire chi ha ucciso Nola Kellergan.
Recentemente ho avuto voglia di guardare la serie tv e non mi ha per nulla delusa.
Quindi il mio consiglio è: leggete il libro, guardate la serie o fate entrambre le cose. Non ve ne pentirete.
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"La verità sul caso Harry Quebert" è un romanzo di Joel Dicker del 2012. In Italia è uscito l'anno seguente per Bompiani.
“Centrale di polizia, qual è il suo problema?”
“Mi chiamo Deborah Cooper, abito in Side Creek Lane. Credo di avere appena visto una ragazza inseguita da un uomo nella foresta.”
“Cos’è successo esattamente?”
“Non lo so! Ero affacciata alla finestra, stavo guardando verso la foresta, e a un certo punto ho visto questa ragazza correre in mezzo agli alberi. Dietro di lei c’era un uomo… Credo che stesse cercando di sfuggirgli.”
“Dove si trovano in questo momento?”
“Non… Non riesco più a vederli. Sono dentro la foresta.”
“Mando subito una pattuglia, signora.”
600 pagine, continui colpi di scena e cambi temporali non impediscono all'ultimo romanzo di Joel Dicker di scorrere veloce e farsi divorare.
"L'enigma della camera 622" mi è piaciuto molto.
Sono consapevole delle numerose critiche.
Joel Dicker o si ama o si odia.
Di lui avevo letto "La verità sul caso Harry Quebert" e lo avevo molto apprezzato.
Joel Dicker è un giovane scrittore, figlio di una bibliotecaria e di un insegnante di francese.
Arriva al successo nel 2012 con "La verità sul caso Harry Quebert", romanzo tradotto in 33 lingue.
Il racconto de "L'enigma della camera 622" ruota attorno ad un omicidio avvenuto molti anni prima in un lussuoso hotel in Svizzera. Un caso irrisolto su cui si mettono ad indagare uno scrittore in crisi d'ispirazione e una giovane ragazza che si offre di fargli da assistente nelle indagini. Molti i personaggi coinvolti nelle vicende: Macaire, il giovane banchiere, la moglie Anastasia e Lev, talentuoso impiegato di banca. E
poi Cristina, l'assistente di Macaire, Arma, la domestica, Tarnogol, ricchissimo uomo d'affari russo dall'oscuro passato, e molti altri.
Le loro vite si intrecciano tra amori, amicizie, invidie e tradimenti.
Come succede con i libri che amiamo, non si vede l'ora di arrivare alla fine e allo stesso tempo quando si chiude il libro si è un po' dispiaciuti.
Mi sono affezionata ai protagonisti e mi mancano.
Il romanzo è dedicato a Bernard de Fallois, editore di Dicker, scomparso due anni fa e nel romanzo molti sono i momenti in cui lo ricorda Joel, intrecciando realtà e fantasia.
"Spesso la gente pensa che per scrivere un romanzo si parta da un'idea. Invece una storia prende le mosse innanzitutto da una voglia: quella di scrivere. Una voglia che si impadronisce di te e che niente può ostacolare, una voglia che ti allontana da tutto."
"La vita è un romanzo di cui già si conosce la fine: il protagonista muore.
La cosa più importante, in fondo, non è come va a finire, ma in che modo ne riempiamo le pagine. Perché la vita, come un romanzo, deve essere un'avventura. E le avventure sono le vacanze della vita."
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