Oggi la piattaforma di prenotazione agli eventi del Salone era in tilt, probabilmente presa d'assalto dai visitatori per assicurarsi un posto agli incontri con gli autori preferiti.
Nonostante le corsie preferenziali di ingresso che permettono ai blogger di saltare la fila, la prenotazione ai singoli eventi è consigliata anche per noi.
Data la situazione, questa mattina io e Matteo abbiamo deciso di fare un giro in centro a Torino, visitare Palazzo Reale, la Galleria Sabauda e il mercatino dei libri usati e rari (evento di SalTo off).
Cultura a 360 gradi, non solo libri.
Nel pomeriggio un ultimo salto al Salone, prima di partire verso casa, per assistere all'incontro con il due volte Premio Strega Sandro Veronesi e ad assaporare ancora un po' di "profumo" di carta stampata tra gli stand.
Io, purtroppo, leggo molto su e-reader, perché i libri cartacei a casa non so più dove metterli. Acquisto solo in formato cartaceo i libri dei miei autori preferiti.
Confesso, sottovoce, che io non ho trovato "Il colibrì" all'altezza di un Premio Strega. Tuttavia non posso negare che Sandro Veronesi sia uno scrittore importante, molto amato e l'incontro di oggi, con Mario Calabresi e Marco Missiroli autore di "Fedeltà", nella spettacolare Sala Oro all'Oval del Lingotto, era imperdibile, se non altro per la presenza contemporanea di tre grandi autori.
L'evento è stato un po' snobbato. Lilli Gruber che l'ha preceduto ha riempito la sala.
Vi ricordate le emozioni che provavate da ragazzini quando riuscivate a incontrare il vostro cantante o attore preferito?
Vi assicuro che le emozioni nell'incontrare gli scrittori del cuore sono le stesse.
Ed è fantastico che siano accolti al Salone del libro come delle star! Stelle che veicolano cultura.
Dal Salone del libro è tutto. Torniamo a casa, stanchi ma felici.
Per chi ama leggere è un evento a cui vale la pena partecipare almeno una volta nella vita.
Palazzo reale
tra gli stand degli editori
LibriCitando in prima fila all'incontro con Sandro Veronesi
il firma copie di Alessia Gazzola
Oggi giornata decisamente più emozionante di quella di ieri.
Primo incontro con Viola Ardone (autrice del famosissimo "Il treno dei bambini") e Gaia Manzini. Assente la annunciata Ambra Angiolini (che sta vivendo un momento non troppo felice).
Presentazione "classica" dell'ultimo romanzo della Ardone "Oliva Denaro" (anagramma del nome della scrittrice) che sicuramente leggerò.
Il tema del romanzo è molto serio (lo stupro di una ragazza che rifiuta il matrimonio riparatore) e la presentazione è risultata inevitabilmente molto "classica", forse un po' troppo "scolastica" (la Ardone insegna italiano e latino al liceo).
Molto diverso l'incontro con Antonio Manzini e Giampaolo Simi, giornalista e scrittore.
Divagazioni, battute, una splendida e giocosa presentazione di "Vecchie conoscenze", ultimo capitolo (per ora) della serie di romanzi gialli con protagonista Rocco Schiavone. Io l'ho già letto, ma non potevo davvero perdermi un simile incontro. Davvero esilarante.
Tre sono stati gli eventi a cui ho partecipato oggi, alternandoli alla visita degli stand degli editori. L'ultimo al centro congressi con Cesare Cremonini, cantante che conosciamo tutti, molto riservato, ma che nella sua biografia musicale "Let them talk. Ogni canzone è una storia" svela molto di sé.
Un incontro straordinario con un Cremonini in splendida forma, presentato da Nicola Lagioia e intervistato da Mario Calabresi, entrambi scrittori che io amo molto.
Mi ha fatto molto piacere incontrare allo stand della Giraldi Editore la giornalista e scrittrice Isa Grassano, di cui ho recensito l'anno scorso il suo primo romanzo (rosa) che affronta un tema molto delicato, ma non vi svelerò altro per non rovinarvi la lettura.
Isa, simpaticissima e molto disponibile, sta lavorando al sequel di "Un giorno sì un altro no".
Sarebbe bello riuscisse a presentarlo in Trentino.
Ho avuto modo di conoscere anche la direttrice editoriale della Giraldi Editore, Rossella Bianco, che ha pubblicato il romanzo di Isa.
Purtroppo file lunghe di attesa, anche per gli accreditati, e impossibilità ad entrare agli incontri, se non prenotati in anticipo. Senza prenotazione, per sperare di entrare, è necessario mettersi in fila ore prima. Alberto Angela, ad es., dopo un minuto dall'apertura delle prenotazioni aveva già i posti esauriti.
Questa situazione ha anche un lato positivo: la gente fa la fila per entrare ad eventi culturali. E questa è una grande bella notizia.
Stay tuned. Domani terza ed ultima puntata di "Cronache dal Salone del libro di Torino" per la coppia arcense di blogger.
Viola Ardone presenta "Oliva Denaro"
Antonio Manzini con Giampaolo Simi.
Cesare Cremonini con Mario Calabresi
Pausa caffè con la scrittrice Isa Grassano, con la direttrice editoriale Rossella Bianco e con lo scrittore Roberto Giardina.
Viaggio tragicomico di due blogger arcensi verso Torino al Salone internazionale del libro.
Partenza alle 10.30 da Riva del Garda, direzione stazione dei treni di Peschiera. Matteo non voleva perdere troppe ore di lezione e quindi due settimane fa abbiamo organizzato la trasferta prevedendo l'uscita da scuola all'intervallo, con l'intenzione di prendere Italo a Peschiera ed essere a Torino alle 15.30, "spararci" al Lingotto e goderci gli appuntamenti pomeridiani del Salone.
Ma non avevamo fatto i conti con i disagi dovuti a cantieri, bike festival, turisti e scioperi contro il green pass.
Riva bloccata in uscita, quasi mezz'ora per raggiungere Torbole. Tutta la Gardesana super trafficata. Siamo arrivati a Peschiera pochi minuti prima della partenza di Italo e io ho dovuto sfoderare le mie qualità di ex mezzofondista per poter saltare sul treno ormai in partenza.
Giunti a Milano abbiamo avuto la pessima notizia del ritardo di circa due ore della coincidenza per Torino.
Armati di pazienza siamo usciti dalla stazione e abbiamo mangiato un paninazzo ristoratore.
Finalmente alle 15.50 siamo ripartiti.
Purtroppo all'incontro con Valerie Perrin che avevamo prenotato non siamo arrivati in tempo.
Ma ora siamo a Torino e domani ci aspetta una giornata magica, con tanti incontri programmati e tante ore a disposizione per girare tra gli stand delle case editrici, incontrare scrittori e acquistare libri.
Stay tuned. Le cronache dal Salone del libro continuano domani.
Nel mio blog solitamente non parlo di libri in uscita. Preferisco recensire i libri che leggo.
Voglio però fare un'eccezione per un autore che amo molto e di cui ho letto quasi tutti i romanzi: Carmine Abate.
Ho saputo oggi che uscirà il 12 di ottobre
"il cercatore di luce", romanzo in cui lo scrittore racconterà la vita di Giovanni Segantini.
Carmine Abate scrive molto bene. I suoi racconti sono avvincenti e affascinanti.
Lo attendo con molta impazienza, certa che non mi deluderà.
Tanto Trentino e Arco, città natale di Giovanni Segantini e luogo in cui vivo, nel romanzo. E questa è la ragione che mi porta a parlarne ancora prima di leggerlo.
Preordinabile online e nelle librerie.
"Carlo ha dodici anni quando sale in Scanuppia, una montagna del Trentino, per trascorrere le vacanze estive nella baita di famiglia. I genitori non fanno che litigare, la tensione è palpabile, eppure un inatteso sollievo lo coglie quando si immerge nel dipinto appeso nella sua stanza: una giovane donna con un bambino tra le braccia. Chi sono quelle due persone? Al ragazzo pare di riconoscerle e chiede notizie alla Moma, la nonna originaria della Calabria, scoprendo che il nonno aveva conosciuto il pittore, Giovanni Segantini. Carlo si trova così a ricostruire la trama intima e collettiva di un intero secolo, a partire dalla travolgente vicenda umana di Segantini, legata a quella della propria famiglia. Mentre è alle prese con i primi turbamenti sentimentali, il ragazzo si appassiona all'amore tra l'artista e Bice Bugatti, donna carismatica e compagna fedele, sempre al suo fianco dall'incontro a Milano agli anni in Brianza e in Svizzera. In un romanzo epico e visionario, Carmine Abate torna a raccontare un'appassionante storia famigliare, e vi intreccia con maestria la straordinaria avventura esistenziale e artistica di uno dei nostri più grandi pittori, muovendosi – con l'autorevolezza di chi li conosce nelle più segrete profondità – in luoghi lontani ma dalla identica, struggente meraviglia: dal Trentino di Arco e della Scanuppia, paradiso naturale degli urogalli, alle altezze sublimi di Maloja, all'altopiano della Sila, monumento alla bellezza nel cuore del Mediterraneo. Avvalendosi di un meccanismo narrativo ad alta precisione alimentato da una lingua insieme morbida e acuminata, Abate scolpisce un potente romanzo corale che affronta temi universali: la vita, la natura, la morte, gli stessi del famoso Trittico della Natura di Giovanni Segantini. È lui l'inesausto cercatore di luce che, pur presagendo la fine ormai prossima, sale in montagna a dipingere l'ultima, grandiosa opera. L'unico modo per sconfiggere la morte. La sua e la nostra."
I lettori di LibriCitando che hanno partecipato, in qualità di giurati, al Torneo letterario di Robinson - classici americani, chiamati a scegliere uno dei due romanzi finalisti che si contenderanno la vittoria del torneo questa settimana, a furore di popolo hanno votato... "FURORE" di John Steinbeck.
In gara, in partenza, 128 titoli che si sono scontrati con il sistema tennistico dell'eliminazione diretta.
Giudici i circoli di lettura o gruppi di lettori.
Su Robinson di questa settimana trovate citate le recensioni dei giurati di LibriCitando.
Coordino il gruppo di lettori da circa un anno. Insieme abbiamo partecipato al "torneone" che ha decretato il miglior libro italiano pubblicato nel 2019, il torneo "classici americani" e ora saremo giurati per il "torneone italiani 2020".
Qualcuno dei giurati ha lasciato il gruppo quasi subito, altri si sono aggiunti, una decina ha partecipato, insieme a me, a tutti i tornei disputati.
Non è stato sempre facile per me coordinare. Mi è capitato di dover sostituire un giurato a pochi giorni dalla scadenza del termine per la lettura dei libri assegnati. Qualche volta ho dovuto spronare i lettori a terminare qualche romanzo "difficile". Tuttavia ho trovato questa esperienza molto arricchente e sono molto orgogliosa del mio gruppo di lettori.
Non guardo quasi mai la tv. Faccio un'eccezione per i film tratti da storie vere, biografie di personaggi famosi e trasposizioni cinematografiche di libri.
Ho apprezzato molto "Copia originale", tratto dall'autobiografia della scrittrice Lee Israel.
Lee vive a New York, è una scrittrice, infelice, alcolizzata e con gravi problemi economici. I suoi libri non vendono, ha perso il lavoro, ha difficoltà a pagare affitto e bollette. Grazie alle sue doti letterarie e alla conoscenza approfondita delle biografie di personaggi noti, inizia a scrivere false lettere di scrittori famosi da vendere a collezionisti. Viene scoperta e condannata. Lee decide allora di scrivere la sua autobiografia che sarà un successo letterario.
Purtroppo " Can You Ever Forgive Me? Memoirs of a Literary Forger" non risulta tradotto in italiano. Chissà che qualche casa editrice, visto il successo del film, non decida di farlo tradurre e pubblicarlo.